Gli ottimizzatori: migliorano la produzione dell'impianto e non solo....

In un impianto fotovoltaico i moduli sono connessi all'ingresso dell'inverter in serie per mezzo di stringhe. Ad esempio un impianto da 3 KW, può essere costituito da una stringa di 10 moduli da 300 Watt connessi in serie. Un problema su un modulo di conseguenza si ripercuote sugli altri moduli e su su tutto l'impianto. Ad esempio il parziale ombreggiamento di un modulo abbatterà la potenza di tutto l'impianto. Il guasto di un solo modulo comprometterà la produzione dell'intero impianto. Con gli ottimizzatori di potenza, installati nel retro del modulo come in figura, ogni modulo dal punto di vista della produzione è indipendente dagli altri, grazie alla variazione di tensione resa possibile dall'ottimizzatore stesso, mentre la corrente di stringa rimane costante. Di conseguenza se un modulo produrrà 100 invece di 300, gli altri continueranno a produrre 300 e non saranno influenzati dal modulo che produce meno. Oltre al netto miglioramento delle prestazioni, gli inverter che lavorano con gli ottimizzatori consentono il monitoraggio a livello di modulo che facilita la manutenzione dell'impianto. Infatti l'inverter può essere connesso ad internet e tramite un'app installata sullo smartphone o tramite web è possibile verificare istantaneamente la produzione del singolo modulo o eventuali allarmi. per guasto. Un altro aspetto fondamentale è la sicurezza. Quando l'inverter è spento i moduli senza ottimizzatori si trovano ad una tensione ai capi di 40 Volt e la stringa a 400V : una tensione molto pericolosa. Gli ottimizzatori invece, ad inverter spento, portano il modulo ad una tensione di sicurezza di 1 V e la stringa a 10 V, tensione non pericolosa. Alcuni inverter innovativi come Solaredge e Huawei sono dotati di ottmizzatori propri e non funzionano senza. Esistono anche ottimizzatori universali che si possono applicare ad impianti in esercizio, quindi ad inverter di costruzione anche non recente.